Oggi la chirurgia plastica è molto richiesta anche dagli uomini. Sono professionisti, imprenditori, politici, spesso “uomini importanti”, che desiderano avere un aspetto fresco e riposato.
Quando il paziente maschio arriva da me, e ne arrivano sempre di più, di me sa tutto, nei minimi particolari: sa quanto sono alta, quanto peso, come lavoro, com’è il mio modello 740.
Ha letto tutte le mie interviste, mi ha guardata in tv. Sa tutto. Ha studiato, si è documentato, ha preso informazioni. E sa esattamente quello che vuole da me: è determinato, sicuro, desideroso soltanto di fare quello che ha già deciso, nel più breve tempo possibile, meglio se durante le ferie che ha programmato con largo anticipo. Sì, mi piace il paziente maschio, perché ha un modo di affrontare le cose della vita semplice e diretto.
Il maschio ha imparato che mantenersi bene e curarsi, è il modo migliore per conservare il potere e lavorare fino a età avanzata. La donna che arriva da me ha due priorità: essere più giovane e più bella. Il maschio vuole solo essere più giovane, non più bello. Vuole mantenere la propria personalità e la propria bellezza. Gli basta apparire più sano e più forte, in modo da essere autorevole e carismatico. Per cui tutti i segni che indicano invecchiamento, e più ancora debolezza, vanno cancellati.
Gli interventi di chirurgia estetica per l’uomo non sono diversi da quelli per la donna, ma l’approccio al paziente uomo tende a essere più conservativo, rispettando rigorosamente le sue caratteristiche maschili, limitandosi a rinfrescare e alleggerire i lineamenti.
Tra gli interventi più richiesti, c’è la blefaroplastica, superiore e inferiore, per rinfrescare lo sguardo, cancellando le borse adipose e la cute eccedente. Si ridisegna l’occhio, mantenendo però i caratteri virili, con una palpebra che presenterà ancora delle “rughe naturali”. La cicatrice è molto più contenuta in lunghezza rispetto all’intervento al femminile.
Per la “pappagorgia”, cioè la ridondanza di cute e talvolta di grasso a livello del mento e del collo, estremamente fastidiosa perché altera i connotati, si può effettuare una liposcultura, con cicatrici praticamente invisibili se la pelle è elastica. Se invece vi è un eccesso di pelle, occorre un lifting del collo con cicatrici ben nascoste nel solco retroauricolare.
Infine, le rughe sulla fronte vengono trattate con iniezioni di botulino. Ma, attenzione, anche qui il trattamento non deve far scomparire le rughe, ma solo attenuarle.
Per quanto riguarda il corpo, gli uomini odiano le ”maniglie dell’amore” (ovvero gli antiestetici fianchetti, ritenuti così poco virili) e la pancia, che alterano la silhouette tipicamente maschile del tronco. Una liposcultura tridimensionale risolve il problema con risultati definitivi.
Sono tutti interventi in day surgery, in anestesia locale con sedazione.
La silhouette maschile è un perfetto triangolo isoscele con il vertice verso il basso, formato dalla linea delle spalle, dal bacino stretto e dal sedere piccolo. Negli anni si allarga, diventa più femminile, nasce il fianchetto e il triangolo si trasforma tristemente in rettangolo. Il problema non è l’aumento di peso in sé che deriva dalle maniglie – trecento grammi di qua e trecento grammi di là, in fondo poca roba – ma è l’alterazione delle linee, cioè il cambiamento della geometria. Il sedere che prima era piccolo ora sembra diventato più grande e pare occupare tutto il fondo schiena perché la linea che unisce il margine inferiore del gluteo al fianco diventa ininterrotta, fianchi e sedere diventano una cosa sola. Sarà sufficiente rimuovere quei due cuscinetti laterali e tutto ritornerà agli antichi splendori: il sedere tornerà maschile, così come il triangolo del torace. L’intervento che consente la ristrutturazione geometrica è la liposcultura, dura un’ora e se ne godono i risultati per tutta la vita.