Partiamo da questo presupposto: il corpo per essere bello deve essere amato. Quindi per avere un bel “lato B” si deve fare tanto sport e allenare e tonificare i muscoli dei glutei.

L’aiuto che può dare la chirurgia estetica si basa fondamentalmente su protesi o grasso, che è l’ultimo trend.
Ma i risultati sono alterni.

Ciononostante il  “Lato B” è una delle zone a più alta richiesta di ritocco estetico.

Le donne che sedere desiderano?

In America Latina vanno di moda i sederi x-large, grandi, enormi, quasi onirici, felliniani.

In Europa e in Nord America, invece, le donne amano di più il sedere proporzionato, alto e sodo. Quindi in questo caso la ginnastica è tutto.

Attenzione, la chirurgia può anche rovinare un sedere e dare delle forme innaturali, al limite del volgare.
E intervenendo, in alcuni casi, si può anche ottenere un sedere bello per qualche anno. Ma poi queste sostanze introdotte nel corpo possono migrare o si possono infiammare dando vita anche a degli stadi dolorosi.

Dove allora si può intervenire con la chirurgia estetica?

Se il “lato B” è meglio averlo al naturale, ci sono delle zone del nostro corpo che neppure con la ginnastica e con la dieta possono migliorare più di tanto. Parliamo di fianchi, di interno cosce, ginocchia, caviglie.
In questi casi con un intervento di liposcultura, fatto con delle piccole cannule, si potrebbero ottenere dei risultati molto soddisfacenti.

Altro discorso si può fare per le braccia.
Le cosiddette “braccia a vela” si possono prevenire. Come? Arrivando alla menopausa magre e sode.
Ma se si vuole intervenire chirurgicamente, i risultati sono davvero ottimi.

La dott.ssa Donati ha parlato del “lato B”, nel corso della trasmissione “In Forma Dimensione Benessere”, ospite di Tessa Gelisio.

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