Collo da cigno e decolletè sempre perfetto? Si può, ecco come

Sempre… “ritorno” dalle vacanze.

Ahimè, dopo il sole, oltre alla pelle del viso, anche il collo e décolleté sono improvvisamente invecchiati.
Guardiamoli da vicino.

Decolletè

Attraverso un abitino lingerie o una semplice camicia sbottonata, il decolletè mette in evidenza tutta la sensualità di un corpo.

Vorremmo che fosse tonico e levigato. Nella realtà spesso si presenta rovinato per la presenza di cute atrofica e anelastica, percorso da rughe, o da veri e propri solchi che partono dal solco intermammario per aprirsi a ventaglio verso l’alto. Anche la presenza di macchie e discromie lo rendono veramente poco sexy.

Il decolletè è una parte molto delicata del corpo femminile e va curato con la stessa attenzione che usiamo per il viso. La cute, per il fisiologico processo di invecchiamento, a causa della perdita di collagene e acido ialuronico, si presenta anelastica e atrofica. L’esposizione ai raggi ultravioletti non solo accelera l’invecchiamento cutaneo, ma favorisce l’insorgenza delle tanto sgradevoli macchie cutanee.

Fondamentale è la prevenzione. Mattino e sera applicare creme esfolianti, idratanti ed antiage. Proteggersi con filtri solari dall’esposizione al sole. Evitare anche di dormire sul lato perché questa posizione è la causa dell’insorgenza dei solchi o, quantomeno, durante la notte usare un reggiseno che divida i seni in modo che la pelle del solco intermammario non si chiuda a fisarmonica. Fare attività fisica curando in particolare i pettorali.

Per curare rughe e solchi e attenuare le macchie solari ci si può sottoporre a peeling su decolletè e quadranti superiori delle mammelle, con acidi a concentrazione progressivamente crescenti. Questi agenti, stimolando la produzione di collagene e aumentando l’idratazione della pelle, ne migliorano l’elasticità e il tono. Inoltre attenuano fino ad eliminare le macchie cutanee. I grossi solchi che partono a ventaglio dal solco intermammario vengono sottoposti ad un trattamento di biorivitalizzazione con acido ialuronico, che stimola la produzione di acido ialuronico da parte dei fibroblasti propri del paziente. Infine rughe e solchi possono essere prontamente riempiti ricorrendo ai filler (collagene, acido ialuronico) e il decolletè ritorna immediatamente liscio e privo di solchi. L’uso coordinato di queste terapie dà effetto rassodante, tonificante e schiarente della cute del decolletè.

Un collo da cigno

Collo slanciato ed elegante, via foulard, lupetti e colli alti: mostriamo il collo.

L’estetica del collo è determinata da tre componenti: la pelle, il tessuto adiposo sottocutaneo e, più profondamente, il muscolo platisma (muscolo pellicciaio che si estende dal mento sino alle clavicole e che si evidenzia in “cordoni cervicali” se spingiamo energicamente in giù gli angoli della bocca). Con il passare del tempo, ciascuno di essi subisce delle variazioni. La pelle diventa rugosa ed anelastica, assumendo l’aspetto di pelle da pachiderma, mentre più marcate diventano le “collane di Venere” (pieghe orizzontali presenti sin dall’infanzia, che diventano poi antiestetiche in età matura). Il grasso sottocutaneo aumenta soprattutto sotto il mento o si deposita alternandosi alle pieghe orizzontali, da “omino Michelin”. Infine il platisma perde di tono, si assottiglia e si allunga, ed appaiono i “cordoni”. Il collo diventa vecchio, tozzo e stanco.

Anche un collo giovane, per caratteristiche genetiche o per sovrappeso, può presentare un eccesso di grasso che rende il profilo del viso poco definito. In questo caso la rimozione di grasso mediante una liposcultura risolverà il problema. Quando la pelle inizia a dare segni di cedimenti o le “collane di Venere” a diventare più evidenti, un programma di biorivitalizzazione, che consiste nell’infiltrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine, donerà maggiore compattezza ed elasticità alla cute. Il primo segno invece di invecchiamento del muscolo platisma è la comparsa dei cordoni che dal sottomento si estendono poi lungo tutto il collo. L’infiltrazione di botulino lungo i margini del platisma fa scomparire queste antiestetiche bande. Infine, quando il problema riguarda sia cute, sia muscolo, la soluzione è chirurgica perché efficace, risolutiva e duratura. La tecnica prevede scollamento della cute, asportazione della cute e del grasso in eccesso e riposizionamento dei fasci muscolari del platisma nelle sedi anatomiche originarie. L’intervento viene eseguito con tecnica endoscopica o classica, in day hospital e in anestesia locale con sedazione.

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